Autore: R. Belli Pasqua

scarica l’articolo in formato .pdf: Arredo urbano e rappresentatività pubblica e privata: il caso dell’Apulia meridionale in età tardo repubblicana e imperiale

Oggetto d’esame del contributo è la scultura di età romana restituita da Taranto, Lecce e Brindisi; pur nella difficoltà di risalire in molti casi ai contesti di provenienza, tale documentazione consente di analizzare le modalità di impiego della decorazione scultorea ai fini delle esigenze di rappresentatività della committenza pubblica e privata delle tre città. Le sculture ideali, realizzate in funzione dei grandi complessi monumentali edificati a partire dall’età augustea (complessi celebrativi, teatri, impianti termali, anfiteatri), manifestano l’adesione alle istanze politiche e culturali emanate a livello centrale, mentre la statuaria iconica documenta la scelta privilegiata di aree pubbliche o di edifici fortemente rappresentativi, utili ai fini del consenso, così da creare quegli “spazi figurativi” attraverso i quali la città celebra se stessa e i suoi cittadini. Schemi iconografici e modelli di riferimento attestano una piena adesione ai modelli culturali proposti dall’autorità imperiale.

The study investigates the Roman sculpture from Taranto, Lecce and Brindisi; although in many cases it is difficult to trace the pertaining original contexts, the preserved documentation allows us to analyze how the sculptural decoration was used to meet the needs of public and private representativeness. The ideal sculptures, realized in function of the great monumental complexes built starting from the Augustan age (celebratory complexes, theaters, thermae, amphitheaters), show the adhesion to the political and cultural guidelines enacted at central level, while the iconic statuary documents the choice of public areas or highly representative buildings, aimed at building consent, so as to create those “figurative spaces” through which the city celebrates itself and its citizens. Iconographic schemes and reference models attest the full adherence to the cultural models proposed by the imperial authority.