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Mostra realizzata dal Politecnico di Bari, dall’Università di Parma e dall’Università “G. D’Annunzio” di  Chieti-Pescara, in partenariato con l’Istituto Italiano di Cultura a Tirana e il Museo Nazionale di Tirana. Inaugurata il 25 febbraio 2014, la mostra, a cura di Roberta Belli, Anna bruna Menghini, Sara Santoro e Frida Pashako, illustra quattro progetti scientifici sviluppati nell’ambito del Politecnico di Bari e delle Università di Parma e di Chieti-Pescara, atenei da tempo impegnati nello studio del patrimonio architettonico e archeologico albanese in collaborazione con l’Istituto dei Monumenti di Cultura della Repubblica d’Albania e l’Istituto di Archeologia del Centro di Studi Albanologici di Tirana.

I progetti sono stati sviluppati nel quadro delle attività didattiche e di ricerca scientifica di ciascuna università coinvolta e hanno avuto come finalità la valorizzazione del patrimonio archeologico e architettonico albanese: si tratta in particolare di due ipotesi di allestimento per i musei archeologici di Tirana e di Durazzo (Politecnico di Bari: DICAR – Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura) e di due progetti di restauro e rifunzionalizzazione dell’Anfiteatro di Durazzo (Università di Parma: DICATeA – Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Ambiente, del Territorio e Architettura; Università di Chieti-Pescara: DISPUTER – Dipartimento di Scienze Psicologiche, Umanistiche e della Terra e DARCH- Dipartimento di Architettura).

Nella giornata inaugurale si è svolto al Museo Nazionale di Tirana, un tavolo di lavoro sul tema “Ricerca e Cooperazione nella valorizzazione del Patrimonio Archeologico-Monumentale albanese: esperienze compiute e prospettive future”.

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