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Rivista di archeologia e architettura antica

Tag Archives: età ellenistica

Pratiche rituali di quartiere. L’edificio V, 3 nel contesto delle insulae III e V dell’abitato di Monte Sannace (II metà IV secolo a.C.)

Autore: P. Palmentola

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Nei quartieri in pianura dell’insediamento ellenistico di Monte Sannace (Gioia del Colle, Bari) è stato rinvenuto un edificio composto da un ambiente quadrato, di grandi dimensioni, nel quale sono stati trovati resti tali da far escludere la destinazione abitativa. Esso si affaccia su una piazza e ha difronte un altro ambiente di uguali misure. La presenza di una soglia d’accesso di grandi dimensioni, di un vasto focolare, di numerosi oggetti (quali pesi da telaio, ‘chiavi del tempio’, mortai e ceramica per la preparazione, cottura e consumo di cibi e bevande, pochi oggetti miniaturistici, un grande vaso rinvenuto capovolto e con l’imboccatura infissa nel terreno) fa ipotizzare che l’edificio fosse destinato a riti pubblici di carattere non istituzionale, pertinenti a una comunità di quartiere, probabilmente legati anche all’ambito funerario e che dovevano coinvolgere in particolare soggetti femminili.

In the lower part of the Hellenistic settlement of Monte Sannace (Gioia del Colle, Bari) was found a square and large building consisting of a single room. It is supposed not to be a house, because of the objects found inside. Its main door/entrance is in a square and faces another building of equal size. The presence of a large entrance, a large hearth, numerous objects (such as loom weights, ‘temple keys’, mortars and ceramics for preparing, cooking and eating/drinking food, a few miniature objects, a large vase found upside down and with the mouth stuck in the ground) suggests that the building was used for non-institutional public rites, connected to a neighborhood community, perhaps linked to the funeral sphere and involving in particular women.

The Meeting Halls of the Hellenistic Epirus

Autore: E. Rinaldi

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La genesi urbana in Epiro tra IV e III sec. a.C. evidenzia la progressiva realizzazione e monumentalizzazione dei luoghi della partecipazione civica (agorài e santuari) in età ellenistica. L’architettura politica mostra il più alto grado di monumentalità e documenta le crescenti esigenze delle comunità locali di attribuire autonomia e sacralità alle istituzioni civiche e federali. In tal senso questo contributo dimostra che gli edifici a pianta quadrangolare dei principali spazi pubblici delle città epirote erano soprattutto luoghi d’incontro per collegi di magistrati e assemblee politiche. Questi “edifici per riunioni” erano perfettamente inseriti nel quadro di una koinè artistica e architettonica ellenistica condivisa in tutto il Mediterraneo.

The birth of an urban culture in Epirus between 4th and 3rd cent. B.C. shows the progressive construction and monumentalisation of the places of civic participation (agoras and sanctuaries) in the Hellenistic period. The political architecture displayed the greatest level of monumentality and was the result of the growing needs of the local communities to attribute autonomy and sacredness to civic and federal institutions. In this sense, this article argues that the buildings with a quadrangular plan, built within the main public spaces of the Epirote cities, were especially meeting venues for political gatherings of officials and civic bodies. These public “meeting halls” were perfectly integrated in the framework of the cultural Hellenistic koinè shared throughout the Ancient Mediterranean.

Paesaggio rurale ed economia in età ellenistica nel territorio di Catania (Sicilia orientale)

Autore: R. Brancato

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Scopo dell’articolo è di delineare i principali sviluppi nell’organizzazione degli insediamenti nella Piana di Catania nel corso dell’età ellenistica: sulla base della carta archeologica disponibile, è possibile tentare di colmare il vuoto circa i cosiddetti “paesaggi periferici” della Sicilia orientale. Una ricerca sistematica dei paesaggi rurali della Piana di Catania è iniziata a partire dal 1996, con una serie di ricognizioni topografiche qui condotte secondo la metodologia del progetto Forma Italiae. Coprendo l’estensione occidentale dell’ampia pianura alluvionale, i dati ricavati da queste indagini sono di grande interesse per qualsiasi tentativo di analisi dei paesaggi rurali e della viabilità antica nella Sicilia orientale: nell’ambito dell’area (425 kmq) sono stati identificati 132 siti archeologici, datati tra il neolitico e l’età medievale. I risultati dell’integrazione tra dati nuovi e da precedenti ricerche (legacy data) nel database Ru.N.S (Rural Networks in Sicily) consento di un’immagine vivida delle tendenze della popolazione rurale nella Sicilia ellenistica e possono aiutare a ricostruire l’organizzazione dei paesaggi rurali durante la transizione dal periodo greco a quello romano.

Paper’s aim is to outline the main developments in settlement organization in the Plain of Catania throughout the Hellenistic period: on the basis of the new available archaeological map, it is possible to attempt to fill our knowledge gap on “peripheral landscapes” of Eastern Sicily. A systematic research on the rural landscapes of the Plain of Catania started in 1996 when a series of topographic surveys were carried out according to the Forma Italiae Project’s methodology. Mostly covering the western portion of the plain of Catania, due to their unexploited potential, these topographical surveys are of great interest for any attempt at analysing rural landscapes and routes and road networks in antiquity: within the survey area (425 kmq) 132 archaeological sites were identified, dating from the Neolithic to the Medieval period. Together with the existing amount of legacy data available from eastern Sicily, the survey data were stored in the Ru.N.S (Rural Networks in Sicily) database. The results obtained through the use of the Ru.N.S database provide a vivid image of rural population trends in Hellenistic Sicily, and may help in reconstructing the organization of the rural landscapes throughout the transition from the Greek to the Roman period.

The Pigment Production Site of the Ancient Agora of Kos (Greece): Revisiting the material evidence

Autore: Ariadne Kostomitsopoulou Marketou

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Un sito produttivo risalente all’età tardo ellenistica fu messo in luce nel settore orientale dell’agorà di Kos. Resti di fornaci, pur se scarsamente conservate, testimoniano processi piro-tecnologici relativi alla metallurgia e alla manifattura di pigmenti. La produzione dei pigmenti includeva il trattamento di terre colorate e la manifattura del blu egizio, un pigmento artificiale. Alcuni tra i materiali rinvenuti nel sito (barre tubolari di litargirio, masse amorfe e gocce di piombo, e residui d’argento) indicano la produzione di piombo e la separazione dell’argento tramite coppellazione. La compresenza delle due diverse attività manifatturiere nello stesso impianto artigianale potrebbe essere stata vantaggiosa in termini di approvvigionamento di materie prime e combustibile. La posizione strategica della manifattura, situata nel centro commerciale della città antica e interconnessa con il porto, avrebbe facilitato la commercializzazione dei prodotti. Gli scarti produttivi suggeriscono una relazione tra la produzione di pigmenti e la metallurgia.

A late-Hellenistic production site was found at the eastern stoa of the agora of Kos. The presence of destroyed fire-structures indicates pyrotechnological processes, related to pigment manufacture and metallurgy. Pigment production included the treatment of natural earths and the manufacture of the artificial material Egyptian blue. Among the excavation’s finds were hollow tubular litharge rods, amorphous lead lumps and drops, and a small quantity of silver, which point to lead production and silver separation through cupellation. The co-existence of the two separate manufacturing activities at the same site may have been beneficial in supplying the workshop with raw materials and fuel. The strategic location of the production site in the commercial centre of the ancient town, with its connection to the port, would have facilitated trade. The production debris from the Koan site underlines the relationship between pigment manufacture and metallurgy.