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Rivista di archeologia e architettura antica

Tag Archives: Pompei

Nuovi dati sull’area occidentale del Foro civile di Pompei

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Il presente contributo ha l ‘obiettivo di contribuire alla redazione di una periodizzazione organica dell’intero complesso monumentale del Foro civile di Pompei, attraverso lo studio storico ed architettonico di una delle aree meno indagate della piazza individuata nel settore occidentale, compresa tra il santuario di Apollo ed i magazzini dei granai. L’edificio, ad oggi praticamente inedito, rappresenta un’importante testimonianza dell’architettura in tufo che caratterizza una delle fasi più significative dell’intero spazio forense. L’analisi architettonica e costruttiva dell’edificio oltre a fornire importanti informazioni circa l’evoluzione di tutto il settore occidentale del foro, ha condotto al riconoscimento di una scuola locale di lavorazione del tufo di Nocera attiva tanto a Pompei quanto nei centri limitrofi offrendo strumenti preliminari ma innovativi di lettura sistematica dell’architettura di questo periodo a scala cittadina e territoriale.

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This paper aims to contribute to the compilation of a consistent periodization of the entire monumental complex of the civil forum of Pompeii, through the historical and architectural study of one of the least explored areas of the square located in the western sector, between the sanctuary of Apollo and the granary. The building, whose date is almost unknown, represents an important proof of the architecture built in tuff stone that characterizes one of the most significant phases of the entire forensic area. The architectural and structural analysis of the building in addition to providing important information about the evolution of the entire western sector of the forum, has led to the recognition of a local workshop in Nucera dealing with the manufacturing of the tuff, which was so active in Pompeii as in the neighboring centers. The analysis also offered preliminary but innovative tools allowing a systematic interpretation of the architecture of this period concerning both the city and its territory.

Archeologia e rischio sismico

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dagostino.

Recentemente alcune circolari ministeriali hanno esteso l’applicazione delle vigenti normative relative al rischio sismico ai beni archeologici. Questa indicazione si manifesta abbastanza impropria perché le linee guida redatte dal MIBAC sono strutturate per l’edilizia monumentale e non per quella allo stato di rudere che non solo è soggetta ad una ben diversa fruizione, ma che ha anche peculiari esigenze di conservazione. La nota, nell’evidenziare le particolarità del costruito archeologico, suggerisce un diverso atteggiamento culturale che, pur nel rispetto della sicurezza dei visitatori, eviti interventi poco rispettosi della storia materiale del costruito antico, compromettendone il valore di monumento-documento.

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Some Italian MIBAC (Italian Minister for cultural heritage) memoranda apply to the archaeological sites the same seismic rules used for buildings. That appears incorrect because the state of ruin is subject to a quite different use, but also has the peculiar needs of conservation. Starting from the idea that the “archaeological built heritage” has an artistic or monumental standing and it may also represent a simple attestation of aspects of human activity in the past, this paper suggests a different cultural attitude aimed to simultaneously respect the safety of visitors and avoid actions disrespectful of the material history of the ancient built.