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Immagine copertina web2Nel settembre 2013, nei giorni 13-15, si svolgeva a Catania, nella prestigiosa sede del Monastero dei Benedettini, il VI Congresso AISU Visibile e invisibile: percepire la città tra descrizioni e omissioni, orientato alla ricerca di differenti modi di percepire la complessità della compagine urbana, di cui le tecniche di descrizione e di rappresentazione offrono un contributo importante anche per l’avvio di un confronto tra città e contesti diversi. La sessione La città recuperata. Descrizione e storia urbana da rilievi di scavo e iconografie antiche, proposta e coordinata da Francesca Martorano e Monica Livadiotti, vede, quasi nella sua interezza, l’edizione in questo numero della rivista Thiasos.

Con essa si proponeva la riflessione sulle “città invisibili”, che andavano identificate nella duplice accezione sia di città scomparse, che di “insediamenti” in cui si era ricercata e voluta sin dall’origine l’invisibilità. Nel primo caso, il riferimento era alle città riemerse in toto o parzialmente con interventi di scavo, nel secondo il richiamo si indirizzava agli insediamenti ipogeici, scavati e mascherati nei pendii delle colline o anche in siti pianeggianti. Ci si voleva occupare, inoltre, di città la cui percezione e rappresentazione era stata recuperata tramite rilievi di scavi, letture strumentali, o interpretata da immagini antiche. La ricca risposta, che si è ritenuta rispondente al tema indicato, ha coperto l’arco temporale dall’evo antico (greco e romano) sino all’età medievale.

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Sommario

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1. Francesca Martorano e Monica Livadiotti, Presentazione, pp. 3-6;

2. Maria Amalia Mastelloni, Tracciare le linee, dividere il territorio: lo spazio suddiviso e la fondazione di alcune apoikiai d’Occidente, pp. 7-32;

3. Luigi Caliò, La città immaginata. Raffigurazione e realtà urbana nella Grecia classica, pp. 33-47;

4. Roberta Belli Pasqua, La città rappresentata. Contributo all’analisi dell’immagine della città nella cultura figurativa greca e romana, pp. 49-62;

5. Monica Livadiotti, La pianta IGM della città di Kos del 1926: dati per la topografia della città antica, pp. 63-89.

6. Rossella Agostino, Le città scomparse di Locri Epizefiri e Rhegion: l’azione del tempo e la mano dell’uomo, pp. 91-105;

7. Maria Maddalena Sica, Dal palazzo al tempio: l’antica città dei Tauriani restituita alla storia, p. 107-130;

8. Margherita Corrado, Memorie e realtà di una Crotone ipogea, pp. 131-145.